Su SkySport.it la mia intervista sul futuro del calcio e i social media

Già, ma cosa comunica il calciatore? Di sicuro aspetti sportivi. Vittorie, soddisfazioni, coppe vinte e trofei alzati al cielo. Insomma, quel che si è in campo. Ma non solo. Un calciatore attraverso Facebook, Twitter e Instagram, che è il social più amato del momento, anche tra i giocatori, fa vedere se stesso al di fuori del campo. Mostra i suoi affetti, le sue passioni, ciò che mangia, quel che fa nel tempo libero, la famiglia. Insomma, la sua vita al di fuori del rettangolo di gioco. “Icardi e Petagna sono due patiti per i cani. E, addirittura, hanno aperto un profilo Instagram a loro dedicato”, fa notare Sardella. L’obiettivo dello sportivo, quando sbarca sui social, è essenzialmente uno: “Trasformare i tifosi in fan”, dice Sardella. “I primi sono quelli che vanno allo stadio con la sciarpa al collo o che seguono la partita davanti alla tv. Sono quelli che ti apprezzano per la maglia che porti, perché è quella della squadra per cui tifano. I fan, invece, sono quelli che ti apprezzano per come ti mostri. Sono quelli che ti seguono su Instagram o Facebook al di la dei colori. L’uso giusto dei social si ha quando si mette sempre il fan al centro di tutto. Bisogna dargli valore ogni giorno. L’obiettivo deve essere quello di intrattenere il tifoso facendolo entrare nella proprie vita privata, in quel che si è. Perché i social hanno umanizzato lo sportivo. Fabio Pisacane, per esempio, non è seguito solo dai tifosi del Cagliari. Lui ha una storia (è stato affetto dalla sindrome di Guillain-Barrè, ndr) che lo fa andare ben oltre i colori. Fabio è il simbolo di chi lotta e si rialza. Di chi ce la fa. Questo è il suo valore. Che veicola con i suoi post sui social”.

L’intervista completa qui! -> https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2017/08/01/come-i-calciatori-usano-i-social.html